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COSTELLAZIONI FAMILIARI-IL TEATRO DELL’ANIMA

IMMAGINALI DELL’ACQUA D’UNIONE-  

“Il nostro destino non è scritto nella pietra, ma nelle ombre di chi ci ha preceduto,  nei nostri sogni onirici e desideri profondi”
 Prossime date: 11 settembre 2023 ore 20,45

  • Dove: San Antonino di Casalgrande (RE) via Statale 142/B
  • Insegnante: Flavia Postal “Operatore in Psicogenealogia e Costellazioni Familiari ad approccio Immaginale”

    Si può partecipare anche se non si mette in campo il proprio conflitto e viene richiesto un contributo pari a 15 € 

Compito del costellatore è evidenziare come tutto ciò sia un’immagine che siamo noi stessi a creare, e portare alla luce i nodi irrisolti da sciogliere attraverso la potenza del rito finale. L’approccio rituale sostituisce la visione anestetica della terapia desacralizzata con quella estetico-visionaria.

Riconoscendo ed onorando coloro che ci hanno preceduto, attingiamo alla grande forza che proviene dal passato:
quando ogni relazione viene onorata il destino si rivela.
Amore, gratitudine e umiltà rendono il viaggio possibile, la meta raggiungibile.

“Così come esiste un ordine nel sistema stellare, se pur in continua evoluzione, così esiste un ordine nel sistema familiare.

COSTELLAZIONI FAMILIARI fu un termine coniato da Bert Hellinger.”

IMMAGINALI” è riferito al visione immaginalista di James Hillman e alla scuola di Selene Calloni

“DELL’ACQUA D’UNIONE” è riferito al nuovo e innovativo metodo che include entrambe le visioni precedenti, connesse alla visione legata all’Acqua d’Unione.

La Psicogenealogia e le Costellazione familiari ad approccio immaginale sono uno strumento unico per entrare in contatto con i miti, gli archetipi o il mitema che costellano il nostro vissuto familiare e che inconsciamente riproponiamo nella nostra vita. Ciascuno di noi vive mettendo in scena un “mito”: evocare ed imparare a dialogare con le immagini degli antenati e dei sogni significa avviarsi alla guarigione. Compito del costellatore è evidenziare come tutto ciò che consideriamo un problema o un ostacolo nella nostra vita sia semplicemente un’immagine che siamo noi stessi a creare, e portare alla luce i nodi irrisolti da sciogliere attraverso la potenza del rito finale. L’approccio rituale sostituisce la visione anestetica della terapia desacralizzata con quella estetico-visionaria.

Utilizzando l’Acqua d’Unione riusciamo a individuare qual è l’archetipo dominante presente nella richiesta del costellante.

L’archetipo è la forza originaria, da cui tutto ha avuto inizio ed è proprio l’energia che condiziona il nostro vissuto, e che ci fa mettere ripetutamente in scena, un determinato schema, all’interno della nostra vita: nelle relazioni (amici, partner, colleghi, familiari), nel campo del lavoro, nel rapporto con la malattia, nel rapporto con il nostro corpo ecc.

Grazie alla vibrazione dell’Acqua d’Unione, che porta in sé la capacità di risvegliare il talento di ogni archetipo che viene riconosciuto, il viaggio si compie con la pacificazione di questa energia e il successivo riappropriarsi di una forza che abbiamo dimenticato e che, finalmente, diventa il nostro più grande alleato, il talento.

Prendere consapevolezza che nella sofferenza che viviamo è nascosta, in realtà, la grande possibilità di risvegliare una capacità che ci sarà sempre di sostegno, è la grande opportunità che offrono le “Costellazioni dell’Acqua d’Unione”.

Il VIAGGIO NEL CAMPO MORFICO è un metodo innovativo altamente strutturato dove “in Campo” vengono chiamati a manifestarsi i vari blocchi che, comparendo nella forma di “Immagini conflittuali”, stanno impedendo al richiedente/costellante il raggiungimento del proprio obiettivo.

Secondo questa visione il simbolo non è un concetto ma pura energia- capace persino di potenziarsi passando di generazione in generazione. Ciascuno di noi vive mettendo in scena un “mito”: evocare ed imparare a dialogare con le immagini degli antenati e dei sogni significa avviarsi alla guarigione.

Nell’approccio immaginale transgenerazionale gli eventi vengono decisamente recepiti in senso simbolico come forze ricorrenti,

Occorre tener presente che  anche chi partecipa al cerchio o ricopre il ruolo di rappresentante lavora su di sé seppure indirettamente. Il gruppo opera infatti una trasformazione in tutti i partecipanti sia che venga trattato il loro tema oppure no. Questa è  magia, per questo si è invitati a partecipare  pur non mettendo in “campo” il proprio conflitto.

A chi è rivolto:
– se vivi una fase di conflitto o incertezza  nella tua vita sociale, familiare  o sul luogo di lavoro;
– se senti che nella tua vita si ripresentano sempre le stesse dinamiche e che da tempo desideri dei cambiamenti;
– se percepisci che nella tua realizzazione personale  c’è come qualcosa di bloccato da energie che non conosci e che non riesci a svelare.

“Il nostro destino non è scritto nella pietra, ma nelle ombre di chi ci ha preceduto,  nei nostri sogni onirici e desideri profondi.

 

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